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Thursday 7 May 2020

Appello per la Chiesa e per il Mondo durante l'epidemia del Covid-19

Immagine della Madonna Immacolata - Appello Madonna del Rosario di Pompei
In un periodo storico in cui milioni di persone si vedono private dei loro diritti e delle loro libertà fondamentali, mi sento in dovere di dare spazio anche sul mio blog a chi si oppone a questo scempio esercitando il suo libero pensiero. Purtroppo succede che in un mondo dove regna la falsità, viene accusato di essere complottista chiunque si azzarda a dire la verità o a mettere in dubbio le informazioni che vengono divulgate dal regime.

“Anche sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi perché ordinariamente sono sinceri, e chiamano le cose coi loro nomi. Colpa non perdonata dal genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina. In modo che più volte, mentre chi fa male ottiene ricchezze, onori e potenza, chi lo nomina è strascinato in sui patiboli, essendo gli uomini prontissimi a sofferire o dagli altri o dal cielo qualunque cosa, purché in parole ne sieno salvi.”
Giacomo Leopardi

Ecco di seguito il testo integrale dell'appello lanciato oggi dai Pastori della Chiesa Cattolica per denunciare la situazione che si è venuta a creare con il pretesto del Coronavirus.


APPELLO PER LA CHIESA E PER IL MONDO
ai fedeli Cattolici e agli uomini di buona volontà

Veritas liberabit vos.
Gv 8:32

In un momento di gravissima crisi, noi Pastori della Chiesa Cattolica, in virtù del nostro mandato, riteniamo nostro sacro dovere rivolgere un Appello ai nostri Confratelli nell’Episcopato, al Clero, ai Religiosi, al Popolo santo di Dio e a tutti gli uomini di buona volontà. Questo Appello è sottoscritto anche da intellettuali, medici, avvocati, giornalisti e professionisti che ne condividono il contenuto, ed è aperto alla sottoscrizione di quanti lo vogliono fare proprio.

I fatti hanno dimostrato che, con il pretesto dell’epidemia del Covid-19, si è giunti in molti casi a ledere i diritti inalienabili dei cittadini, limitando in modo sproporzionato e ingiustificato le loro libertà fondamentali, tra cui l’esercizio della libertà di culto, di espressione e di movimento. La salute pubblica non deve e non può diventare un alibi per conculcare i diritti di milioni di persone in tutto il mondo, e tantomeno per sottrarre l’Autorità civile al proprio dovere di agire con saggezza per il bene comune; questo è tanto più vero, quanto più crescenti sono i dubbi da più parti avanzati circa la effettiva contagiosità, pericolosità e resistenza del virus: molte voci autorevoli del mondo della scienza e della medicina confermano che l’allarmismo sul Covid-19 da parte dei media non pare assolutamente giustificato.

Abbiamo ragione di credere, sulla base dei dati ufficiali relativi all’incidenza dell’epidemia sul numero di decessi, che vi siano poteri interessati a creare il panico tra la popolazione con il solo scopo di imporre permanentemente forme di inaccettabile limitazione delle libertà, di controllo delle persone, di tracciamento dei loro spostamenti. Queste modalità di imposizione illiberali preludono in modo inquietante alla realizzazione di un Governo Mondiale fuori da ogni controllo.

Crediamo anche che in alcune situazioni le misure di contenimento adottate, ivi compresa la chiusura delle attività commerciali, abbiano determinato una crisi che ha prostrato interi settori dell’economia, favorendo interferenze di poteri esteri, con gravi ripercussioni sociali e politiche. Queste forme di ingegneria sociale devono esser impedite da chi ha responsabilità di governo, adottando le misure volte alla tutela dei propri cittadini, di cui essi sono rappresentanti e nel cui interesse hanno il grave obbligo di operare. Si aiuti parimenti la famiglia, cellula della società, evitando di penalizzare irragionevolmente le persone deboli e gli anziani, costringendoli a dolorose separazioni dai propri cari. La criminalizzazione dei rapporti personali e sociali deve essere inoltre giudicata come inaccettabile parte del progetto di chi promuove l’isolamento dei singoli per poterli meglio manipolare e controllare.

Chiediamo alla comunità scientifica di vigilare, affinché le cure per il Covid-19 siano promosse con onestà per il bene comune, evitando scrupolosamente che interessi iniqui influenzino le scelte dei governanti e degli organismi internazionali. Non è ragionevole penalizzare rimedi rivelatisi efficaci, spesso poco costosi, solo perché si vogliono privilegiare cure o vaccini non altrettanto validi ma che garantiscono alle case farmaceutiche guadagni ben maggiori, aggravando le spese della sanità pubblica. Ricordiamo parimenti, come Pastori, che per i Cattolici è moralmente inaccettabile farsi inoculare vaccini nei quali sia impiegato materiale proveniente da feti abortiti.

Chiediamo parimenti ai Governanti di vigilare perché siano evitate nella maniera più rigorosa forme di controllo delle persone, sia attraverso sistemi di tracciamento sia con qualsiasi altra forma di localizzazione: la lotta al Covid-19, per quanto grave, non deve essere il pretesto per assecondare intenti poco chiari di entità sovranazionali che hanno fortissimi interessi commerciali e politici in questo progetto. In particolare, deve essere data la possibilità ai cittadini di rifiutare queste limitazioni della libertà personale, senza imporre alcuna forma di penalizzazione per chi non intende avvalersi dei vaccini, dei metodi di tracciamento e di qualsiasi altro strumento analogo. Si consideri anche la palese contraddizione in cui si trova chi persegue politiche di riduzione drastica della popolazione e allo stesso tempo si presenta come salvatore dell’umanità senza avere alcuna legittimazione né politica né sociale. Infine, la responsabilità politica di chi rappresenta il popolo non può assolutamente esser demandata a tecnici che addirittura rivendicano per se stessi forme di immunità penale a dir poco inquietanti.

Richiamiamo con forza i mezzi di comunicazione ad impegnarsi attivamente per una corretta informazione che non penalizzi il dissenso ricorrendo a forme di censura, come sta ampiamente avvenendo sui social, sulla stampa e in televisione. La correttezza dell’informazione impone che si dia spazio alle voci non allineate al pensiero unico, consentendo ai cittadini di valutare consapevolmente la realtà, senza esser pesantemente influenzati da interventi di parte. Un confronto democratico e onesto è il migliore antidoto al rischio di imporre subdole forme di dittatura, presumibilmente peggiori di quelle che la nostra società ha visto nascere e morire nel recente passato.

Ricordiamo infine, come Pastori cui incombe la responsabilità del Gregge di Cristo, che la Chiesa rivendica fermamente la propria autonomia nel governo, nel culto, nella predicazione. Questa autonomia e libertà è un diritto nativo che il Signore Gesù Cristo le ha dato per il perseguimento delle finalità che le sono proprie. Per questo motivo, come Pastori rivendichiamo con fermezza il diritto di decidere autonomamente in merito alla celebrazione della Messa e dei Sacramenti, così come pretendiamo assoluta autonomia nelle materie che ricadono nella nostra immediata giurisdizione, come ad esempio le norme liturgiche e le modalità di amministrazione della Comunione e dei Sacramenti. Lo Stato non ha alcun diritto di interferire, per nessun motivo, nella sovranità della Chiesa. La collaborazione dell’Autorità Ecclesiastica, che mai è stata negata, non può implicare da parte dell’Autorità Civile forme di divieto o di limitazione del culto pubblico o del ministero sacerdotale. I diritti di Dio e dei fedeli sono suprema legge della Chiesa cui essa non intende, né può, abdicare. Chiediamo che siano tolte le limitazioni alla celebrazione delle funzioni pubbliche.

Invitiamo le persone di buona volontà a non sottrarsi al loro dovere di cooperare al bene comune, ciascuno secondo il proprio stato e le proprie possibilità e in spirito di fraterna Carità. Questa cooperazione, auspicata dalla Chiesa, non può però prescindere né dal rispetto della Legge naturale, né dalla garanzia delle libertà dei singoli. I doveri civili cui i cittadini sono tenuti implicano il riconoscimento da parte dello Stato dei loro diritti.

Siamo tutti chiamati ad una valutazione dei fatti presenti coerente con l’insegnamento del Vangelo. Questo comporta una scelta di campo: o con Cristo o contro Cristo. Non lasciamoci intimidire né spaventare da chi ci fa credere che siamo una minoranza: il Bene è molto più diffuso e potente di quello che il mondo vuole farci credere. Ci troviamo a combattere contro un nemico invisibile, che separa tra di loro i cittadini, i figli dai genitori, i nipoti dai nonni, i fedeli dai loro pastori, gli allievi dagli insegnanti, i clienti dai venditori. Non permettiamo che con il pretesto di un virus si cancellino secoli di civiltà cristiana, instaurando una odiosa tirannide tecnologica in cui persone senza nome e senza volto possono decidere le sorti del mondo confinandoci ad una realtà virtuale. Se questo è il progetto cui intendono piegarci i potenti della terra, sappiano che Gesù Cristo, Re e Signore della Storia, ha promesso che «le porte degli Inferi non prevarranno» (Mt 16:18).

Affidiamo i Governanti e quanti reggono le sorti delle Nazioni a Dio Onnipotente, affinché li illumini e li guidi in questi momenti di grande crisi. Si ricordino che, come il Signore giudicherà noi Pastori per il gregge che Egli ci ha affidato, così giudicherà anche i Governanti per i popoli che essi hanno il dovere di difendere e governare.

Preghiamo con fede il Signore perché protegga la Chiesa e il mondo. La Vergine Santissima, Aiuto dei Cristiani, possa schiacciare il capo dell’antico Serpente e sconfiggere i piani dei figli delle tenebre.

8 Maggio 2020
Madonna del Rosario di Pompei

APPEAL FOR THE CHURCH AND THE WORLD
to Catholics and all people of good will


Veritas liberabit vos.
Jn 8:32

In this time of great crisis, we Pastors of the Catholic Church, by virtue of our mandate, consider it our sacred duty to make an Appeal to our Brothers in the Episcopate, to the Clergy, to Religious, to the holy People of God and to all men and women of good will. This Appeal has also been undersigned by intellectuals, doctors, lawyers, journalists and professionals who agree with its content, and may be undersigned by those who wish to make it their own.

The facts have shown that, under the pretext of the Covid-19 epidemic, the inalienable rights of citizens have in many cases been violated and their fundamental freedoms, including the exercise of freedom of worship, expression and movement, have been disproportionately and unjustifiably restricted. Public health must not, and cannot, become an alibi for infringing on the rights of millions of people around the world, let alone for depriving the civil authority of its duty to act wisely for the common good. This is particularly true as growing doubts emerge from several quarters about the actual contagiousness, danger and resistance of the virus. Many authoritative voices in the world of science and medicine confirm that the media’s alarmism about Covid-19 appears to be absolutely unjustified.

We have reason to believe, on the basis of official data on the incidence of the epidemic as related to the number of deaths, that there are powers interested in creating panic among the world’s population with the sole aim of permanently imposing unacceptable forms of restriction on freedoms, of controlling people and of tracking their movements. The imposition of these illiberal measures is a disturbing prelude to the realization of a world government beyond all control.

We also believe that in some situations the containment measures that were adopted, including the closure of shops and businesses, have precipitated a crisis that has brought down entire sectors of the economy. This encourages interference by foreign powers and has serious social and political repercussions. Those with governmental responsibility must stop these forms of social engineering, by taking measures to protect their citizens whom they represent, and in whose interests they have a serious obligation to act. Likewise, let them help the family, the cell of society, by not unreasonably penalizing the weak and elderly, forcing them into a painful separation from their loved ones. The criminalization of personal and social relationships must likewise be judged as an unacceptable part of the plan of those who advocate isolating individuals in order to better manipulate and control them.

We ask the scientific community to be vigilant, so that cures for Covid-19 are offered in honesty for the common good. Every effort must be made to ensure that shady business interests do not influence the choices made by government leaders and international bodies. It is unreasonable to penalize those remedies that have proved to be effective, and are often inexpensive, just because one wishes to give priority to treatments or vaccines that are not as good, but which guarantee pharmaceutical companies far greater profits, and exacerbate public health expenditures. Let us also remember, as Pastors, that for Catholics it is morally unacceptable to develop or use vaccines derived from material from aborted fetuses.

We also ask government leaders to ensure that forms of control over people, whether through tracking systems or any other form of location-finding, are rigorously avoided. The fight against Covid-19, however serious, must not be the pretext for supporting the hidden intentions of supranational bodies that have very strong commercial and political interests in this plan. In particular, citizens must be given the opportunity to refuse these restrictions on personal freedom, without any penalty whatsoever being imposed on those who do not wish to use vaccines, contact tracking or any other similar tool. Let us also consider the blatant contradiction of those who pursue policies of drastic population control and at the same time present themselves as the savior of humanity, without any political or social legitimacy. Finally, the political responsibility of those who represent the people can in no way be left to “experts” who can indeed claim a kind of immunity from prosecution, which is disturbing to say the least.

We strongly urge those in the media to commit themselves to providing accurate information and not penalizing dissent by resorting to forms of censorship, as is happening widely on social media, in the press and on television. Providing accurate information requires that room be given to voices that are not aligned with a single way of thinking. This allows citizens to consciously assess the facts, without being heavily influenced by partisan interventions. A democratic and honest debate is the best antidote to the risk of imposing subtle forms of dictatorship, presumably worse than those our society has seen rise and fall in the recent past.

Finally, as Pastors responsible for the flock of Christ, let us remember that the Church firmly asserts her autonomy to govern, worship, and teach. This autonomy and freedom are an innate right that Our Lord Jesus Christ has given her for the pursuit of her proper ends. For this reason, as Pastors we firmly assert the right to decide autonomously on the celebration of Mass and the Sacraments, just as we claim absolute autonomy in matters falling within our immediate jurisdiction, such as liturgical norms and ways of administering Communion and the Sacraments. The State has no right to interfere, for any reason whatsoever, in the sovereignty of the Church. Ecclesiastical authorities have never refused to collaborate with the State, but such collaboration does not authorize civil authorities to impose any sort of ban or restriction on public worship or the exercise of priestly ministry. The rights of God and of the faithful are the supreme law of the Church, which she neither intends to, nor can, abdicate. We ask that restrictions on the celebration of public ceremonies be removed.

We should like to invite all people of good will not to shirk their duty to cooperate for the common good, each according to his or her own state and possibilities and in a spirit of fraternal charity. The Church desires such cooperation, but this cannot disregard either a respect for natural law or a guarantee of individual freedoms. The civil duties to which citizens are bound imply the State’s recognition of their rights.

We are all called to assess the current situation in a way consistent with the teaching of the Gospel. This means taking a stand: either with Christ or against Christ. Let us not be intimidated or frightened by those who would have us believe that we are a minority: Good is much more widespread and powerful than the world would have us believe. We are fighting against an invisible enemy that seeks to divide citizens, to separate children from their parents, grandchildren from their grandparents, the faithful from their pastors, students from teachers, and customers from vendors. Let us not allow centuries of Christian civilization to be erased under the pretext of a virus, and an odious technological tyranny to be established, in which nameless and faceless people can decide the fate of the world by confining us to a virtual reality. If this is the plan to which the powers of this earth intend to make us yield, know that Jesus Christ, King and Lord of History, has promised that “the gates of Hell shall not prevail” (Mt 16:18).

Let us entrust government leaders and all those who rule over the fate of nations to Almighty God, that He may enlighten and guide them in this time of great crisis. May they remember that, just as the Lord will judge us Pastors for the flock which he has entrusted to us, so will He also judge government leaders for the peoples whom they have the duty to defend and govern.

With faith, let us beseech the Lord to protect the Church and the world. May the Blessed Virgin, Help of Christians, crush the head of the ancient Serpent and defeat the plans of the children of darkness.

8 May 2020
Our Lady of the Rosary of Pompeii

EIN AUFRUF FÜR DIE KIRCHE UND FÜR DIE WELT
an Katholiken und alle Menschen guten Willens

Veritas liberabit vos.
Joh 8,32

In einer Zeit schwerster Krise erachten wir Hirten der katholischen Kirche es, kraft unseres Auftrags, als unsere heilige Pflicht, einen Appell an unsere Mitbrüder im Bischofsamt, an den Klerus, die Ordensleute, das heilige Volk Gottes und alle Männer und Frauen guten Willens zu richten. Dieser Aufruf ist auch von Intellektuellen, Medizinern, Anwälten, Journalisten und anderen Fachleuten unterzeichnet, die dem Inhalt zustimmen. Er kann von allen unterzeichnet werden, die ihn sich zu eigen machen möchten.

Die Fakten haben gezeigt, dass unter dem Vorwand der Covid-19-Epidemie in vielen Fällen unveräußerliche Rechte der Bürger verletzt und ihre Grundfreiheiten unverhältnismäßig und ungerechtfertigt eingeschränkt werden, einschließlich des Rechts auf Religionsfreiheit, auf freie Meinungsäußerung und auf Bewegungsfreiheit. Die öffentliche Gesundheit darf und kann kein Alibi werden, um die Rechte von Millionen von Menschen auf der ganzen Welt zu verletzen, geschweige denn, um die Zivilbehörden von ihrer Pflicht zu entbinden, mit Weisheit für das Gemeinwohl zu wirken. Das gilt umso dringlicher, je mehr Zweifel von verschiedenen Seiten an der tatsächlichen Ansteckungsgefahr, der Gefährlichkeit und der Resistenz des Virus laut werden: Viele maßgebliche Stimmen aus der Welt der Wissenschaft und der Medizin bestätigen, dass der Alarmismus der Medien wegen Covid-19 in keiner Weise gerechtfertigt zu sein scheint.

Wir haben Grund zur Annahme – gestützt auf die offiziellen Daten zur Epidemie in Bezug auf die Anzahl der Todesfälle – dass es Kräfte gibt, die daran interessiert sind, in der Weltbevölkerung Panik zu erzeugen. Auf diese Weise wollen sie der Gesellschaft dauerhaft Formen inakzeptabler Freiheitsbegrenzung aufzwingen, die Menschen kontrollieren und ihre Bewegungen überwachen. Das Auferlegen dieser unfreiheitlichen Maßnahmen ist ein beunruhigendes Vorspiel zur Schaffung einer Weltregierung, die sich jeder Kontrolle entzieht.

Wir glauben auch, dass in einigen Situationen die Eindämmungsmaßnahmen, inbegriffen die Schließung von Geschäften und Betrieben, zu einer Krise geführt haben, die ganze Wirtschaftszweige zum Erliegen gebracht hat und die Einmischung fremder Mächte begünstigt, mit schwerwiegenden sozialen und politischen Auswirkungen.

Diese Formen der Gesellschaftsmanipulation müssen von jenen, die Regierungsverantwortung tragen, beendet werden, indem sie Maßnahmen zum Schutz der Bürger ergreifen, deren Vertreter sie sind und in deren Interessen sie gemäß ihrer ernsten Pflicht zu handeln haben. Sie müssen der Familie, der Keimzelle der Gesellschaft, helfen und vermeiden, schwache und ältere Menschen unangemessen zu benachteiligen und zu schmerzhaften Trennungen von ihren Angehörigen zu zwingen. Die Kriminalisierung persönlicher und sozialer Beziehungen muss als inakzeptabler Bestandteil eines Projekts verurteilt werden, mit dem die Isolation der Individuen gefördert werden soll, um sie besser manipulieren und kontrollieren zu können.

Wir fordern die Wissenschaftsgemeinschaft auf, dafür zu sorgen, dass die medizinische Behandlung von Covid-19 in aufrichtiger Sorge um das Gemeinwohl gefördert und damit sorgfältigst vermieden wird, dass zweifelhafte Geschäftsinteressen die Entscheidungen der Regierungen und internationalen Behörden beeinflussen. Es ist unvernünftig, Arzneimittel, die sich als wirksam erwiesen haben und oftmals kostengünstig sind, zu ächten, um stattdessen Behandlungen oder Impfstoffen Vorrang einzuräumen, die nicht gleich wirksam sind, aber Pharmaunternehmen höhere Gewinne garantieren, wodurch sich jedoch die Kosten für das öffentliche Gesundheitswesen erhöhen. Wir erinnern als Hirten ebenfalls daran, dass es für Katholiken moralisch inakzeptabel ist, sich mit Impfstoffen behandeln zu lassen, zu deren Herstellung Material von abgetriebenen Föten verwendet wird.

Wir fordern die Regierenden außerdem auf, dafür zu sorgen, dass Formen der Kontrolle über Menschen, sei es durch Systeme zur Bewegungsverfolgung, sei es durch irgendwelche anderen Arten der Lokalisierung, auf das Strengste vermieden werden. Der Kampf gegen Covid-19, so ernst er auch sein mag, darf nicht als Vorwand zur Unterstützung undurchsichtiger Absichten übernationaler Organisationen und Gruppen dienen, die mit diesem Projekt sehr starke politische und wirtschaftliche Interessen verfolgen. Insbesondere muss den Bürgern die Möglichkeit gegeben werden, derartige Einschränkungen der persönlichen Freiheiten abzulehnen, ohne dass dies irgendwelche nachteiligen Sanktionen für diejenigen zur Folge hätte, welche weder Gebrauch von Impfstoffen machen möchten noch Systeme zur Bewegungsverfolgung oder andere, ähnliche Instrumente nutzen wollen.

Man beachte auch die offensichtliche Widersprüchlichkeit jener, die einerseits eine Politik der drastischen Bevölkerungsreduzierung verfolgen und sich andererseits gleichzeitig als Retter der Menschheit darstellen, obwohl sie über keinerlei Legitimation verfügen, weder über eine politische noch über eine soziale. Letztendlich kann die politische Verantwortung derjenigen, die das Volk vertreten, auf keinen Fall „Experten“ übertragen werden, die – und das ist fürwahr beunruhigend – für sich selbst Formen der strafrechtlichen Immunität beanspruchen.

Wir fordern die Medien mit Nachdruck auf, sich aktiv zu einer genauen Informationsweitergabe zu verpflichten und Dissens nicht zu bestrafen, indem sie, wie in den sozialen Medien, in der Presse und im Fernsehen mittlerweile weit verbreitet, Formen der Zensur ausüben. Korrekte Informationsweitergabe bedeutet, dass auch anderen, von der vorherrschenden Meinung abweichenden Stimmen Raum gegeben wird. Erst damit ermöglicht man den Bürgern, mit bewusstem Verstand die Wirklichkeit zu bewerten, ohne ungebührlich stark durch parteiische Eingriffe beeinflusst zu werden. Eine demokratische und ehrliche Debatte ist das beste Gegenmittel gegen die Gefahr subtiler Formen der Diktatur, vermutlich noch schlimmerer Formen als jene, die unsere Gesellschaft in der jüngeren Vergangenheit entstehen und vergehen sah.

Lassen Sie uns schließlich als Hirten, die für die Herde Christi verantwortlich sind, daran erinnern, dass die Kirche mit Nachdruck Autonomie in der Leitung, im Gottesdienst und in der Verkündigung beansprucht. Diese Autonomie und Freiheit der Kirche ist ein Grundrecht, das der Herr Jesus Christus ihr gegeben hat, damit sie die Ziele verfolgen kann, die ihr eigen sind. Aus diesem Grund beanspruchen wir als Hirten nachdrücklich das Recht, über die Feier der Heiligen Messe und der Sakramente unabhängig entscheiden zu können. Wir fordern ebenso die Anerkennung unserer uneingeschränkten Autonomie in allen Angelegenheiten, die in die unmittelbare Zuständigkeit der kirchlichen Autorität fallen, wie beispielsweise die liturgischen Normen und die rechtlichen Vorgaben zur Spendung der heiligen Kommunion sowie zur Verwaltung der Sakramente. Der Staat hat keinerlei Recht, sich aus welchem Grund auch immer in die Souveränität der Kirche einzumischen. Kirchliche Autoritäten haben sich nie verweigert, mit dem Staat zusammenzuarbeiten, aber eine solche Zusammenarbeit ermächtigt die Zivilbehörden nicht, ganz gleich in welcher Form, Verbote oder Einschränkungen des öffentlichen Gottesdienstes und der Seelsorge zu verhängen. Die Rechte Gottes und der Gläubigen sind das oberste Gesetz der Kirche, das sie weder aufheben kann noch will. Wir fordern daher, dass die Beschränkungen für die Feier öffentlicher Gottesdienste aufgehoben werden.

Wir laden alle Menschen guten Willens ein, sich ihrer Pflicht zur Mitwirkung für das Gemeinwohl nicht zu entziehen, jeder nach seinem Stand und seinen Möglichkeiten und im Geist brüderlicher Nächstenliebe. Die Kirche wünscht eine solche Zusammenarbeit, deretwegen jedoch weder von der Achtung des Naturrechts noch von der Gewähr für die Freiheiten des Einzelnen abgesehen werden darf. Die zivilrechtlichen Pflichten der Bürger einerseits implizieren andererseits die Anerkennung ihrer Rechte durch den Staat.

Wir sind alle aufgerufen, die aktuellen Fakten im Einklang mit der Lehre des Evangeliums zu beurteilen. Das verlangt eine Entscheidung: Entweder mit Christus oder gegen Christus! Lassen wir uns nicht von jenen einschüchtern oder gar erschrecken, die uns glauben machen wollen, wir seien nur eine Minderheit: Das Gute ist viel weiter verbreitet und mächtiger, als die Welt uns weismachen will. Wir kämpfen gegen einen unsichtbaren Feind, der die Bürger untereinander spalten, die Kinder von ihren Eltern, Enkel von ihren Großeltern, Gläubige von ihren Seelsorgern, Schüler von ihren Lehrern und die Kunden von den Verkäufern trennen will. Lassen wir nicht zu, dass Jahrhunderte der christlichen Zivilisation unter dem Vorwand eines Virus ausgelöscht werden, um eine verabscheuungswürdige technokratische Tyrannei aufzurichten, in der Menschen, deren Namen und Gesichter man nicht kennt, über das Schicksal der Welt entscheiden können, indem sie uns in eine virtuelle Wirklichkeit verbannen. Wenn das der Plan ist, mit dem uns die Mächtigen dieser Welt beugen wollen, dann sollen sie wissen, dass Jesus Christus, König und Herr der Geschichte, verheißen hat, dass die Mächte der Finsternis nicht siegen werden (vgl. Mt 16, 18).

Vertrauen wir die Regierenden und all jene, die das Schicksal der Nationen lenken, dem allmächtigen Gott an, damit Er sie in diesem schweren Moment der Krise erleuchten und führen möge. Sie sollten daran denken, dass der Herr, wie er uns Hirten richten wird für Seine Herde, die Er uns anvertraut hat, so auch die Regierenden richten wird, deren Pflicht es ist, ihr Volk zu verteidigen und wohl zu leiten.

Wir wollen mit festem Glauben zum Herrn beten, damit Er die Kirche und die Welt schütze. Möge die allerseligste Jungfrau Maria, Hilfe der Christen, den Kopf der alten Schlange zertreten und die Pläne der Söhne der Finsternis zunichtemachen.

8. Mai 2020
am Fest Unserer Lieben Frau vom Rosenkranz in Pompeji

Signatories


Prelates and Priests

Mgr. Carlo Maria Viganò, Archbishop, Apostolic Nuncio (promoter)
Cdl Joseph Zen Ze-kiun, Bishop emeritus of Hong Kong
Cdl Janis Pujats, Archbishop emeritus of Riga
Cdl Gerhard Ludwig Mueller, Prefect emeritus of Congregation of the Doctrine of the Faith
Mgr Luigi Negri, Archbishop emeritus of Ferrara-Comacchio
Mgr Joseph Strickland, Bishop of Tyler, Texas
Mgr Thomas Peta, Metropolitan Archbishop of Astana
Mgr Athanasius Schneider, Auxiliary Bishop of Astana
Mgr Jan Pawel Lenga, Archbishop emeritus of Karaganda
Mgr Rene Henry Gracida, Bishop emeritus of Corpus Christi
Mgr Andreas Laun, Auxiliary Bishop of Salzburg
Mgr Robert Muetsaerts, Auxiliary Bishop of Den Bosch

Father Serafino Lanzetta, theologian
Father Alfredo Maria Morselli, theologian
Father Curzio Nitoglia, theologian
Father Guy Pagès
Father José Arantes de Andrade, Archdiocese of Braga
Father Frank Unterhalt, Communio Veritatis
Father Edmund A Castronovo, parish pastor
Father Jean-Louis Dupré, Diocèse de Saint-Flour
Father Mateusz Mraczek ofs
Father Harold Bumann, ive

Journalists, editors, writers

Dr Aldo Maria Valli, journalist
Dr Magdi Cristiano Allam, writer
Dr Giulio Meotti, journalist
Dr Marco Tosatti, journalist
Claudio Messora, director Byoblu.com
Dr Robert Moynihan, writer, journalist
Dr Cesare Sacchetti, journalist
Prof. Giorgio Nicolini, director of Tele Maria
Michael J. Matt, editor The Remnant
John-Henry Westen, co-founder, editor-in-chief LifeSiteNews.com
Vittoria Alliata di Villafranca, journalist and writer
Maria Guarini, editor
Prof. Francesco Lamendola
António Carlos de Azeredo, editor
José Narciso Pinto Soares, editorial counselor
Massimo Rodolfi, writer and editor Draco Edizioni
Riccardo Zenobi, writer
Danilo Quinto, writer
Jeanne Smits, journalist
Olivier Figueras, journalist
Pascal Bernardin, writer
Lisa Bergman, owner of St. Augustine Academy Press
Dr E. Michael Jones, Fidelity Press
Albert Engelmann, editor-in-chief Der Dreizehnte

Doctors, immunologists, virologists, researchers

Dr Stefano Montanari, scientific director Nanodiagnostics lab, Modena
Dr Antonietta Gatti, research manager, Nanodiagnostics lab, Modena
Dr Prof. Pasquale Mario Bacco, forensic doctor and researcher, professor of occupational hygiene
Prof. Alessandro Meluzzi, psychiatrist
Dr. Paolo Gulisano, virologist and writer
Dr Anna Rita Iannetti, doctor, PNEI and biointegrated medicine
Dr. Mariano Amici, surgeon
Dr Rosa Maria Roccaforte, cardiologist
Dr Silvana De Mari, doctor and writer
Dr Maria Grazia Sordi, psychologist
Dr Roberto Marrocchesi, nutritionist
Dr Mario Sinisi
Dr Mary Hauser, microbiologist, immunologist, Wake Forest University
Dr Todd Wannemuehler, surgeon
Dr Benjamin Turner MD, MA, FRCSC

Lawyers

Lawyer Robert Francis Kennedy Jr
Dr Angelo Giorgianni, judge
João Freire de Andrade, jurist
Lawyer Francesco Fontana
Lawyer Luigi Valenzise
Lawyer Fabio Candalino
Lawyer Claudio Ademollo
Lawyer Luca Di Fazio
Lawyer Massimo Meridio
Lawyer Gianni T. Battisti
Lawyer Piero Peracchio
Lawyer Paola Bragazzi
Lawyer Luís Freire de Andrade
Lawyer Heitor A. Buchaul
Lawyer Maître André Bonnet
Lawyer Massimo Ronchi
Lawyer Yasha Renner

Lectors, teachers and professionals

Hon. Prof. Vittorio Sgarbi, art critic, essayist
Prof. Dr. Felix Dirsch, theologian and political scientist
Serge Abad-Gallardo, architect DPLG and writer
Prof. Matteo D’Amico
Prof. Barbara Osimani, Università Politecnica delle Marche, Ancona
Prof. Comm. Gian Pietro Caliari, philosophy lector, jurist and journalist
Lic. Luis E. D’Aloisio y Humanes, President of the Executive Commitee, Centro de Estudios para la Política Exterior, Argentina
Prof. Mafalda Miranda Barbosa, Coimbra University
Prof. Francesca Maimone
Prof. Martino Mora, philosopher
Prof. Massimo Viglione, historian and essayist
Prof. Elisabetta Sala, teacher and writer
Dr Ing. Alessandro Peracchio
Dr Luca Scantamburlo
Prof. Rosa Maria Bellarmino
Steven Mosher, president Population Research Institute
Prof. Ibsen Noronha, Coimbra University
Ing. Amadeu Teixeira Fernandes
Dr José Filipe Sepúlveda da Fonseca
Dr Alfonso Martone,
Dr Luís Ferrand d’Almeida, translator
Dr Fabrizio Giudici
Dr Antonio Marcantonio
Ing. Roberto Imparato
Guillaume Bernard, legal historian
Dr Philippe Pichot Bravard, legal historian
Prof. Reynald Secher, historian
Olivier Valette, writer
Jean-Pierre Maugendre, Rennaissance Catholique
Diogo de Campos, translator
Emeterio Ferrés Arrospide
Thaddeus Kozinski, Professor of Philosophy
Julia Sellers, author, teacher, lecturer
Rev Dr John R. Stephenson, Concordia Lutheran Theological Seminary, St Catharines, Ontario

Associations

Ora et Labora in Difesa della Vita Association – President Giorgio Celsi
Liberté politique Association – President François Billot de Lochner
Choisir la Vie – President Olivier Dehaudt
Una Voce France – President Patrick Banken
Una Voce Puerto Rico – President Edgardo Cruz
Catholic Media Coalition – President Mary Ann Kreitzer
Atman Association – President Manuela Baccin
Riprendiamoci Il Pianeta Association – President Magda Piacentini
Movimento 3V – Vaccini Vogliamo Verità – Secretary Luca Teodori
Libera Scelta Association – President Alessandra Bocchi
Iustitia in Veritate Association- Directors
Una Vox Association – President Calogero Cammarata
Comitato Famiglia e Vita – President Franco Rebecchi
Confederazione dei Triarii
AURET, Autismo, Ricerca e Terapie – President Lawyer Roberto Mastalia
Vita al Microscopio Association – President Nino Ferri
Texas Right to Life – Jim Graham
Cleveland Right to Life – Molly Smith
Fondazione per l’Attuazione e la Protezione dell’Insegnamento di Grigori Grabovoi – President Luigi Stefano Candela

- Fonte: https://veritasliberabitvos.info/appello/

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